Siamo ormai giunti anche quest’anno alla scadenza per il versamento della seconda rata degli acconti delle imposte sui redditi per il 2016. Il legislatore, per la quadra del bilancio statale che segue il criterio di cassa, si semplifica la vita anticipando il pagamento di quanto potenzialmente potrà essere dovuto per il periodo d’imposta 2016.
Si parla di periodo d’imposta 2016, sapendo che si sta facendo riferimento a tutti quei soggetti che si trovano ad avere l’esercizio coincidente con l’anno solare.
Diversamente, va ricordato, che la seconda rata degli acconti scade l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo alla chiusura dell’esercizio.
Vengono definiti acconti d’imposta, ma, nella realtà, li potremo definire l’anticipazione di un anno del versamento del saldo.
In questo intervento cercheremo di fare il punto delle modalità di calcolo e dell’ammontare delle somme da versare.
Quest’anno una novità interessa l’IRAP. Infatti, le modifiche apportate dalla Legge di Stabilità 2016 prevedono la deducibilità del costo del personale dipendente a tempo indeterminato. Logica conseguenza è l’opportunità di operare il ricalcolo dell’imposta.
Vuoi continuare la lettura abbonati al Quaderno Settimanale.
(tratto dal Quaderno settimanale 40/2016 del 7 novembre 2016)